La storia di Tirreno Power degli ultimi anni colpisce per molti aspetti. Non si tratta solamente di una ristrutturazione aziendale riuscita ma, soprattutto, di un percorso segnato da scelte strategiche capaci di anticipare l’evoluzione del contesto di riferimento.
Quando abbiamo affrontato lo studio di questo caso con il team di Luiss Business School è immediatamente emersa l’importanza della decisione della chiusura del comparto a carbone per garantire la sostenibilità dell’impresa: si è trattato di una scelta che, pur comportando la rinuncia ai flussi di cassa che gli impianti avrebbero potuto sviluppare nel breve termine, ha permesso di dare un nuovo indirizzo all’intera società. Ciò ha messo Tirreno Power in una posizione di avanguardia nella transizione energetica in un momento in cui le scelte di politica energetica in materia di decarbonizzazione non erano ancora accennate.
Ritengo che associare a questo passaggio cruciale la decisione di impegnarsi da subito nella reindustrializzazione dell’area sia stato determinante per definire l’orientamento alla sostenibilità di Tirreno Power nel suo nuovo corso: una visione che non riguarda solamente l’aspetto economico-finanziario o la gestione operativa, elementi pur fondamentali, ma anche gli aspetti ambientali, sociali e di rapporto con gli stakeholder.
NON SOLO SOSTENIBILITÀ ECONOMICA, MA ANCHE SOCIALE E AMBIENTALE
In questo progetto, considero particolarmente qualificante l’approccio: infatti, il piano di rilancio dell’area comprende non solo sviluppi industriali ma anche la promettente partnership con l’Università di Genova in una prospettiva che lega insieme impresa, ricerca e formazione. In questo modo la Società ha deciso di diventare motore dello sviluppo sostenibile della comunità di cui è parte, comprendendo che il rafforzamento sociale ed economico del territorio è nutrimento e stimolo per lo sviluppo dell’impresa.
Tirreno Power ha percorso questa strada attraverso un ampio e pieno coinvolgimento degli stakeholder di riferimento, confrontandosi apertamente e condividendo con trasparenza le scelte gestionali fin dal primo momento: si tratta di un approccio strutturato che evidenzia come la sostenibilità sia stata intesa dall’azienda non come elemento a sé stante ma come un vero e proprio pilastro del modello di business.
IL TEAM BUILDING E IL COACHING
Durante l’analisi del caso, abbiamo potuto riscontrare questo approccio alla condivisione delle scelte anche nell’organizzazione dell’azienda. Un elemento che ritengo distintivo in questa esperienza è, infatti, la decisione di Tirreno Power di ampliare e rafforzare il proprio management attraverso un percorso di formazione e team building intrapreso proprio nel momento in cui bisognava affrontare le decisioni più critiche. Questa impostazione si è rivelata determinante per gestire il complesso percorso di risanamento e rilancio dell’impresa, un processo che doveva essere gestito anche attraverso un profondo cambiamento culturale da diffondere progressivamente su tutta la popolazione aziendale.
In questo modo, la gestione della crisi è diventata occasione di crescita e di maturazione dell’intera impresa e l’intuizione del management si è sviluppata in un vero e proprio asset strategico dell’azienda, un valore da manutenere con cura.
Secondo la mia esperienza di studio sulla gestione d’impresa, la capacità di visione e di anticipazione dei cambiamenti, la condivisione delle scelte e lo sviluppo delle competenze in ogni ambito sono gli aspetti che distinguono le aziende che fanno della sostenibilità il fondamento della propria leadership: è per questo che abbiamo deciso di fare del rilancio di Tirreno Power un caso di scuola.