Nuovi punti di vista, inedite prospettive. Sono quelle che ricerca sia nel lavoro che nella passione per la fotografia il nostro collega Roberto Bruzzone, capo esercizio degli impianti idroelettrici di Tirreno Power. Ce lo racconta lui stesso in questa intervista, mentre nei prossimi mesi potremo ammirare alcuni dei suoi scatti e dei suoi video su ivg.it (sito di notizie di Savona e provincia), nell’ambito di una serie di reportage sul ruolo dell’idroelettrico e dei nostri impianti per lo sviluppo del territorio.
CIAO ROBERTO, RACCONTACI COME È INIZIATA LA TUA CARRIERA NEL SETTORE IDROELETTRICO
Ho iniziato a lavorare in Enel nel 1990 come disegnatore degli schemi delle stazioni e degli impianti allora da automatizzare. Il lavoro era completamente diverso rispetto ad oggi: basti pensare che eseguivo i disegni sulla carta da lucido e occorreva predisporre copie stampate per le varie sedi. Si trattava della “gavetta” per i nuovi assunti un’esperienza utilissima per imparare a conoscere gli impianti e capirne il funzionamento e che mi ha permesso di crescere nel mio ruolo con le giuste competenze tecniche.
POI È ARRIVATA TIRRENO POWER…
Sì e grazie all’esperienza maturata sull’automazione degli impianti e alla conoscenza del nucleo idroelettrico ligure sono diventato capo esercizio. Questo ha comportato nuove responsabilità e un ruolo gestionale, dove il rapporto con l’impianto e con le persone che lo amministrano è quotidiano e profondo. Non si tratta solo di gestire la complessità degli impianti ma, spesso, di trovare la soluzione dei piccoli problemi operativi quotidiani, fornendo un’interfaccia e un momento di confronto a persone che, a differenza di quanto avviene negli impianti termici, non lavorano in gruppo ma spesso in completa autonomia. Si tratta di percorrere molte volte all’anno i 250 km che separano i due impianti idroelettrici più distanti del comparto idroelettrico di Tirreno Power.
QUESTI LUNGHI TRAGITTI IN AUTO SONO ANCHE L’OCCASIONE PER CATTURARE DELLE BELLISSIME IMMAGINI CON LA TUA MACCHINA FOTOGRAFICA. OGGI GESTISCI ALCUNI ACCOUNT INSTAGRAM MOLTO SEGUITI E SPESSO I NOSTRI IMPIANTI SONO PROTAGONISTI:COME NASCE QUESTA PASSIONE?
Alle scuole superiori partecipai a delle lezioni di sviluppo e stampa fotografica e mi appassionai alla fotografia al punto di dedicare tutti i miei primi risparmi all’acquisto di una Pentax ME Super.
La passione per i viaggi che condivido con mia moglie ha fatto il resto: abbiamo collezionato prima diapositive e poi fotografie digitali in ogni parte del mondo. Mi sono avvicinato ai social network proprio per partecipare a concorsi fotografici: quegli account, nel tempo, sono diventati una vetrina per le mie fotografie e un modo per conoscere altri appassionati o per scambiarsi trucchi del mestiere o dritte sulle migliori occasioni di shooting.
CON LA PANDEMIA, C’È MOLTA LIGURIA NEL TUO BOOK FOTOGRAFICO!
Con i limiti imposti dal Covid-19, i viaggi sono impossibili ma la fotografia non conosce ostacoli: c’è sempre qualcosa da mettere a fuoco secondo una nuova angolatura, anche dentro una stanza che conosci da sempre. Per me quest’anno è stata l’occasione per riscoprire la mia regione e anche gli splendidi scorci e contesti naturali in cui i nostri impianti sono inseriti. Le nevicate abbondanti di questo inverno, poi, hanno contribuito a fornire una nuova e affascinante luce ai nostri luoghi: uno spettacolo nuovo dietro ogni curva che provo a raccontare nei miei scatti.
Centrale di Lago e Diga di Pian Sapeio – Gennaio 2021 @Roberto Bruzzone
E DIETRO LA PROSSIMA CURVA, QUAL È LA SFIDA CHE TI ATTENDE?
La vera felicità per un fotografo è riuscire a catturare l’attimo, mettendo il soggetto nella giusta luce e ricavandone una prospettiva insolita. Attualmente, mi sto appassionando alle riprese video anche realizzate con il drone: un altro strumento che permette di vedere il mondo da una nuova angolatura.
Penso che la sfida per il mio lavoro sia la stessa: formare, motivare e fornire nuove competenze alle persone, tra cui alcuni giovani che stanno entrando in stage presso gli impianti idroelettrici, per mettere nella luce migliore le capacità di ognuno e crescere come individui e come squadra.