Abbiamo ancora negli occhi il balzo di Gigio Donnarumma ad agguantare il pallone del rigore decisivo, la sua incredulità dopo la parata, l’onda azzurra dei suoi compagni ad abbracciarlo. Il sogno europeo dell’Italia si conclude in un trionfo, un segnale non solo sportivo ma anche simbolico per un Paese che ha sofferto ancora di più di tanti altri la pandemia di Coronavirus.
Allo stesso tempo ci resta impresso il sorriso di Berrettini a fine partita a Wimbledon, dopo aver perso contro il numero 1 del tennis Djokovic, perché anche una sconfitta a volte può regalare un’esperienza indimenticabile. Il venticinquenne romano è arrivato dove nessun altro italiano era mai riuscito ad arrivare e la soddisfazione di avere fatto una grande partita contro un alieno del tennis è stata una vittoria nella sconfitta.
LO SPORT INSEGNA
Beppe Bergomi (ma chiamatelo pure Zio, come fanno tutti) nel webinar “Palla al centro” ci ha raccontato come nel mondo dello sport le delusioni e i momenti difficili siano sicuramente più frequenti dei successi. È per questo che per un atleta professionista diventa imprescindibile imparare fin da subito ad affrontare le sconfitte, analizzandole e mettendo in campo delle soluzioni per migliorarsi sempre.
La sua esperienza personale ne è l’esempio: finito un po’ in secondo piano all’Inter con l’allenatore Roy Hodgson, si ritrovò a vivere un momento delicato dopo essere stato per tanti anni un pilastro della squadra. Per superarlo scelse l’unica strada possibile: il cambiamento. In un colloquio con Hodgson diede la sua disponibilità a scendere in campo in una posizione diversa da quella in cui aveva sempre giocato, trovandosi così sulla fascia sinistra. Da quella zona del campo poté, non solo metaforicamente, cambiare prospettiva e, seppure non più giovanissimo, migliorare la sua tecnica e la sua visione di gioco.
COME AFFRONTARE UNA FASE DI CRISI
Il cambiamento e la visione sono dunque due dei pilastri attraverso cui affrontare una fase di crisi. E il discorso non vale solo per lo sport, ma può essere applicato anche nella vita personale o in quella lavorativa. Persino per la vita di un’azienda. Tirreno Power in passato ha attraversato momenti tempestosi e come Bergomi è riuscita a oltrepassarli giorno dopo giorno, adottando una visione di futuro e accogliendo il cambiamento. Grazie alla tecnologia abbiamo riconvertito vetusti impianti in moderni centrali a ciclo combinato che danno un contributo determinante al sistema elettrico, abbiamo sviluppato la nostra capacità idroelettrica. Più recentemente, abbiamo rilanciato la Società dopo un momento molto critico, ristabilito l’equilibrio economico-finanziario con grande anticipo rispetto ai piani, reindustrializzato il sito di Vado Ligure riallacciando il rapporto con comunità e territorio in un’ottica di collaborazione per uno sviluppo comune.
Ecco la nostra nuova visione che, come sottolineato durante il webinar dallo psicologo sportivo Samuele Robbioni, non è poi così diversa da quella che ha permesso a Roberto Mancini e ai suoi ragazzi di vincere un Europeo dopo 53 anni:
DIVERTITEVI E DIVERTITE
Mettersi in gioco, anche con leggerezza come fatto dall’Italia in questo europeo, significa riaccendere i motori e ripartire da dove ci si era fermati. “Divertitevi e divertite” è stato il mantra ripetuto da Mancini ai suoi giocatori, perché come ben evidenziato dall’ex pallavolista azzurro Giacomo Santini al centro di tutto rimane la condivisione di esperienze, non solo con la squadra ma con tutti coloro che la seguono e la guardano. Lo sport ha questo grande potere e noi, come impresa, dallo sport abbiamo sempre da imparare.